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Come proteggere il patrimonio aziendale e familiare: 4 strumenti


Simone Vincenzi
Dottore Commercialista - Revisore Legale

Riorganizzazione aziendale e societaria: ecco come proteggere il patrimonio aziendale e familiare

 

La crisi crescente rende urgente “blindare” il proprio patrimonio per se e/o i propri cari e le imprese, oggi, hanno bisogni più evoluti, come:

  • sviluppare strategie di espansione ed essere più competitive sul mercato
  • misurare l’efficacia dei propri processi aziendali
  • salvaguardare il patrimonio aziendale
  • garantire il passaggio generazionale

La tutela del patrimonio aziendale necessita, da un punto di vista legale, di essere affrontata attraverso una stretta interdisciplinarietà. La ragione è proprio nella natura della materia e nell’oggetto della tutela.

Quello che occorre fare è però agire in modo metodologicamente corretto fin dal primo momento in cu si affronta il problema, invertendo completamente il punto di vista che normalmente viene utilizzato. Non si deve infatti partire dalla possibile fonte di pericolo, ma viceversa dal bene che si intende tutelare.

Naturalmente nessuna strategia difensiva potrà essere attuata senza preliminarmente passare da uno screening, non già dei rischi, ma, di ciò che è davvero necessario proteggere per poi attuare le misure difensive più idonee, senza dimenticarsi che anche la protezione, come ogni altro processo aziendale, necessita di un continuo aggiornamento.

Rischi:

  • Personali (morte, disabilitá, sicurezza personale)
  • Familiari (divorzio, successione, frodi, aggressione dei creditori)
  • Imprenditoriali (fallimento, responsabilitá civile)
  • Economici (fiscalitá eccessiva, congiuntura economica)
  • Politici (cambio di governo o del sistema politico)

E ancora:

  • Inerzia nella gestione unitaria e prospettica della famiglia e del suo patrimonio;
  • Family Governance inadeguata;
  • Education non adeguata

 

GLI STRUMENTI:

1) Patto di Famiglia

Il 30% delle imprese familiari non supera il successivo passaggio generazionale.

Il Patto di famiglia da la possibilità all´imprenditore di trasferire ad uno o a più discendenti da egli stesso prescelti la propria azienda o le partecipazioni relative alla medesima, una sorta di “piano di successione preventivo” che assicura l’equilibrio e la stabilità dell’impresa nel futuro.

2) Trust

È uno degli istituti maggiormente utilizzati per garantire un adeguato passaggio generazionale, o anche un semplice passaggio di beni o ancora per garantire assistenza a soggetti deboli (figli, nipoti).

Il disponente (detto settlor) trasferisce alcuni beni di sua proprietá al trust e designa un gestore (detto trustee o affidatario)che li amministra nell´interesse dei beneficiari, individuati in sede di costituzione del trust o in un momento successivo o per uno scopo prestabilito.

Il patrimonio così creato è separato da quello personale del disponente, del trustee e dei beneficiari.

VANTAGGI:

  • separazione patrimoniale: i beni vincolati e relativi frutti non sono aggredibili
  • numerosi dei beni interessati (titoli di credito, conti bancari e denaro liquido, azioni, quote di società immobiliari, opere d’arte, quote di fondi comuni di investimento, immobili, etc…)
  • durata potenzialmente illimitata
  • riservatezza data dallo svincolo tra disponente e trustee
  • i beni non rientrano nel regime matrimoniale e successorio né in procedure fallimentari
  • agevola il passaggio generazionale
  • strumento di pianificazione fiscale

3) Fondo patrimoniale

Il fondo patrimoniale assicura la tutela dei beni familiari da aggressioni di terzi. È una sorta di “polizza” che tutela la famiglia dell’imprenditore dai eventuali problemi finanziari derivanti per esempio da una mala gestione imprenditoriale. Può essere costituito dai coniugi in modo congiunto o singolo.

VANTAGGI:

  • flessibile ed economico
  • consente di tutelare e soddisfare i bisogni familiari (minimo vitale)
  • durata vincolata al matrimonio ma estensibile alla maggiore età del figlio più giovane

SVANTAGGI:

  • il vincolo coniugale. È riservato alla sola famiglia legittima, decade in caso di morte del coniuge, separazione/divorzio e non può essere applicato a conviventi.
  • l’obbligo di atto pubblico alla presenza di due testimoni
  • limitatezza dei beni interessati (beni immobili, mobili registrati e titoli di credito vincolati)

4) Holding di famiglia

La Holding é la cosiddetta societá madre (capogruppo controllante) che controlla altre societá (controllate).

La costituzione di una Holding consente un controllo unitario (quindi una governance regolata), consente la costituzione di vincoli per blindare le partecipazioni e mantenere il controllo, preserva da azioni aggressive in quanto le partecipazioni conferite nella holding non sono aggredibili.

In ottica di passaggio generazionale la Holding consente di gestire i conflitti fra soci e/o familiari in quanti eventuali contrasti saranno gestiti in modo unitario a livello della holding.

VANTAGGI:

  • Miglior razionalizzazione del controllo societario: si crea un unico gruppo stabile di soci che controlla indirettamente tutte le societá controllate
  • Tassazione consolidata del gruppo
  • Migliormaneto della fiscalitá
  • Facilitazione del passaggio generazionale
  • Allontanamento delle controversie tra i membri della famiglia attraverso la definizione del ruolo di ogni familiare nella gestione del patrimonio
  • Liquidazione iva di gruppo con possibilitá di compensazione piú ampie
  • Accesso a a finanziamenti facilitato
  • Razionalizzazione nella distribuzione degli utili
  • Riduzione dei costi di gestione per effetto dell´accentramento

 

 

 

 

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Simone Vincenzi

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