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Protezione del patrimonio e riorganizzazione aziendale: la scelta giusta


Simone Vincenzi
Dottore Commercialista - Revisore Legale

Oggi molte imprese si presentano in modo disorganico. Risultano caratterizzate da rigidità del patrimonio e da una allocazione degli investimenti che non risponde alle nuove esigenze di flessibilità e, allo stesso tempo, non consente di limitare i rischi e di salvaguardare il patrimonio dell’impresa e dell’imprenditore.

Riorganizzare significa riposizionare gli asset patrimoniali mediante operazioni straordinarie di scissione, spin-off e aggregazione, scegliendo sempre il percorso che comporti i minori costi e i maggiori benefici.

La riorganizzazione societaria e aziendale consente notevoli risparmi fiscali sia per la possibilità di affrancare i plusvalori emergenti degli asset aziendali, sia per il minor carico fiscale a regime nella nuova situazione di arrivo.

Il risultato di ogni riorganizzazione deve portare ad un assetto semplice e di facile gestione e con netta separazione delle attività rischiose dal patrimonio dell’impresa e dell’imprenditore.

Queste operazioni straordinarie di riorganizzazione sono procedure finalizzate a modificare le dimensioni, la struttura, gli assetti di governo, i profili organizzativi e patrimoniali dell’impresa.

Le operazioni straordinarie d’impresa e, in particolar modo di quelle organizzate in forma di società di capitali (srl), hanno una grande importanza dal punto di vista giuridico, in quanto possono comportare: ingresso e uscita di soci dal capitale sociale o modifica delle partecipazioni allo stesso; modifica dei diritti derivanti dalla titolarità della partecipazione, la modifica delle attività svolte dalla società stessa, la messa in sicurezza dei beni personali/familiari e la gestione del passaggio generazionale.

Tra le principali operazioni ricordiamo:

  • Cessione di azienda/ramo di azienda
  • Conferimento di azienda/ramo di azienda
  • Fusione
  • Scissione

All’interno di queste operazioni diviene fondamentale il processo di valutazione dell’azienda il quale ha come finalità la stima del valore, attraverso diverse metodologie correlate al suo posizionamento, dimensione, settore di appartenenza e altre variabili.

Valutare è un procedimento lungo e complesso che coinvolge aspetti non solo ragionieristici ma anche fiscali, giuridici, ambientali e di mercato: aspetto della massima importanza è la scelta dell’approccio valutativo il quale deve essere sempre correlato allo scopo che si intende perseguire.

L’attività di due diligence ci permette di comprendere in dettaglio l’azienda e il suo settore; di svolgere un’analisi approfondita sulla situazione esistente e sui rischi correlati all’operazione.

 

 

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Simone Vincenzi

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Dottore Commercialista - Revisore Legale

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